L’analizzatore SWM-01 è stato originariamente prodotto per scopi di screening in Cina, nella prima crisi epidemica di Covid-19. Specificamente progettato per lo screening di massa consentiva l’analisi fino a 27 pazienti in una singola seduta (in un chip da 3 canali venivano analizzati 9 pazienti per canale). In questa modalità, la sua velocità e capacità di analisi dei tamponi non avrebbe eguali consentendo di risparmiare enormi quantità di tempo e reagenti. Oggi il virus, come riportato in numerosi studi scientifici, nel diffondersi in molti paesi ha subito molte mutazioni. Tra i numerosi effetti di questi, c’è una carica virale eterogenea e ridotta. Poiché la carica virale è uno dei parametri fondamentali che identificano la possibilità di trovare il virus mediante un’analisi PCR, le strategie di polling sono state rivisitate in base alle diverse situazioni e posizioni geografiche. In ogni caso, questo approccio offre ancora oggi in molti casi l’opportunità di operare con una strategia vincente di screening in casi asintomatici, come nell’esempio in figura, per l’analisi contemporanea di un numero comunque alto di campioni (ad es. 6 per canale, validato dal Centro Covid COROnet di Viterbo – Regione Lazio.